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Comunicato Pro Loco

26/04/2010


COMUNICATO STAMPA

 

Sabato 17 Aprile nella sala consiliare di Acquedolci è stata presentata una pubblicazione dell'architetto Pierpaolo Faranda dal titolo "CITTA' GIARDINO: Il piano di Acquedolci. Storia e urbanistica di una città siciliana fondata in era fascista (1922/1932)". L’edizione di questo importante volume realizzato dallo studioso (che è anche dottore di ricerca in storia dell’architettura e conservazione dei beni architettonici) è stata curata dalla casa editrice Qanat di Palermo.

L'elegante volume è il frutto della dedizione, dello studio e dell'amore di un cittadino di Acquedolci che attraverso i suoi studi e le sue ricerche ha potuto e saputo ricostruire la storia della nascita del nostro centro dopo la frana di San Fratello del 1922, in epoca fascista, attraverso un'infnità di documenti per lo più inediti e già dimenticati.

Significativa la scelta della data di presentazione del libro: il 17 aprile del 1932, infatti, moriva a Palermo il generale Antonino Di Giorgio, concittadino illustre al quale l'autore riserva parte del suo lavoro ricordando, a quanti lo avessero dimenticato, che a lui bisogna guardare come al fondatore della nostra cittadina. Tanti gli intervenuti, anche illustri.

La Pro Loco di Acquedolci ha curato l’organizzazione dell’evento e il moderatore del piacevole incontro è stato il suo presidente, Francesco Sciambarella; ottimo padrone di casa il Sindaco Ciro Gallo.

Non potevano mancare i nostri due assessori provinciali, il dottore Antonino Terranova e professore Giuseppe Di Bartolo, che, come il Sindaco e il moderatore, hanno elogiato il lavoro dell’autore e sottolineato l’importanza della pubblicazione per la conoscenza e la giusta lettura dell’impianto urbanistico del nostro centro e dell’intero territorio comunale, per la giusta valorizzazione e promozione.

Anche la giunta comunale, attraverso gli interventi dell’assessore allo sport, turismo e spettacolo Calogero Carcione e dell’assessore alla valorizzazione e tutela ambientale dottore Filadelfio Salanitro, ha lodato l’Autore sottolineando la dedizione e l’amore che ha profuso per la realizzazione di questo suo sogno.

Gradita la presenza del sindaco di San Fratello, dottore Salvatore Sidoti Pinto, in particolare per i recenti accadimenti che ricordano tristemente quelli che nel 1922 diedero inizio alla storia del nostro centro, raccontata in maniera lineare e completa nella prima parte del libro, ma anche perché nell’argomentare su Acquedolci non si può prescindere dal riferire su San Fratello.

A questo proposito, commovente la lettura da parte della professoressa Teresa Mammana di una sua composizione in lingua gallo-italica nella quale evocava la forza del legame che i sanfratellani hanno con la loro “pietra”.

Importante e di prestigio le presenze del professore Camillo Filangeri (storico dell'architettura dell’Università di Palermo), del professore Antonino Cupane (fisico dell’Università di Palermo) e dell’assessore alla famiglia del Comune di Messina Dario Caroniti (professore nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Messina).

Il primo, già relatore della tesi di laurea dell’Autore, ha curato la prefazione del libro e da profondo conoscitore della storia del nostro territorio ha presentato il contesto culturale e storico che ha permeato le scelte e la nascita del nuovo centro urbano; la conoscenza personale dell’Autore gli ha permesso di raccontare ai presenti, anche con partecipazione emotiva, la passione e il percorso che hanno portato l’architetto Faranda a realizzare questo suo grande sogno, che rappresenta solo il primo passo nella pubblicazione di quanto effettivamente raccolto dallo studioso. Il professore Filangeri ha concluso il proprio intervento ricordando la necessità di un’adeguata conservazione sia delle opere pubbliche che della particolare forma urbana della cittadina di Acquedolci.

Il professore Cupane ha invece raccontato del legame tra la sua famiglia e il nostro centro, attraverso la storia dei possedimenti nel nostro territorio, e descritto come sin dal primo incontro con lo studente Faranda aveva apprezzato la sua dedizione e meticolosità.

Il professore Caroniti ha infine ringraziato l’autore per avergli permesso di riscoprire ed apprezzare la storia del suo o dei suoi paesi di origine, dichiarandosi affettivamente legato ad entrambi e desideroso di vedere riconosciuti, come fa l’autore nella sua opera, l’azione e l’impegno per il territorio del padre, ingegnere e progettista di tante opere e primo (e forse unico) deputato della Repubblica nativo di San Fratello.

In conclusione l’Autore ha ringraziato i presenti sottolineando che il libro è stato dedicato a tutti gli Acquedolcesi.

 

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