1960-63 Frequenta l’Accademia d’Arte di Edimburgo e vi consegue il diploma di pittura.
Ottiene diversi premi-viaggio in capitali europee. Visita e/o soggiorna in diversi paesi: Germania, Spagna, Norvegia, Francia, Spagna e Italia, dove compie nel 1969 il suo primo viaggio in Sicilia e Toscana. Nel 2000 ha lavorato in studio a New York.
Nel 71 ha costruito il suo studio permanente a Militello Rosmarino, comune che gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Ha insegnato arte in diverse scuole e università britanniche. Ha anche realizzato programmi televisivi per bambini. Ed è stato realizzato anche un film documentario sul suo lavoro artistico.
Dal 1990 ha un secondo studio, prima a Clusane, sul lago d'Iseo e poi a Corte Franca (Brescia), dividendo il suo tempo dipingendo tra Sicilia e Lombardia.
Note critiche:
John Picking, inglese di nascita, italiano per vocazione è un artista completo, nel senso che non è solo un pittore per scelta o per professione, uno dei tanti per i quali l’arte è completamento, ma tutta la sua esistenza è modulata su intime pulsazioni che hanno riscontro nell’accordo profondo dello spirito, del cuore, della sensibilità, fusi in una vocazione cui si è dedicato senza pause o distrazioni. Ha persino qualcosa di religioso, in senso lato, si intende, la sua dedizione assoluta all’arte, la ricerca di luoghi consoni e ambienti intimamente partecipi all’eterno richiamo cui nel passato e ancora recentemente tanti artisti veri hanno risposto, affascinati dall’intuizione di un’intima armonia, scaturita non solo dalle apparenze ma dal richiamo di vita segreta che si anima ed esalta in sottintese significazioni che solo l’arte, quando è vera e sentita, sa rivelare e trasmettere, attraverso interpretazioni che richiamano con l’incanto delle immagini e risvegliano, con magiche sollecitazioni, la meraviglia di chi vede e osserva.
Gian Piero Rabuffi
L'assunzione d'una sicilianità densa e ipercromica, limpida e solare, drammaticamente sensuale e intensa, sia per le suggestioni antropolgiche sia per le rarefatte sembianze della natura, imprimono il corso più attuale della testimoniale figurazione di John Picking: un siciliano di adozione (egli artista del Lancashire, con studio a Militello Rosmarino, nel messinese, e in Corte Franca, a ridosso del lago d'Iseo), il quale ha assunto ogni tentazione della mitografia. Un mito incarnatosi nel corpo femminile, nella levigatezza di un limitare visivo (se non visionario) posto nell'area di confine tra surrealtà metaforicamente dolente e larvale morfologia neobarocca, "oggetti" del tutto inusuali per un artista dalle ascendenze così eterodosse.
Aldo Gerbino
C’è una sorta di intimazione fisiologica che strappa gli artisti di notevole classe alla condanna di una ritualità indolore e repetitiva, portandoli su itinerari per molti aspetti anomali: è il caso del pittore inglese John Picking, che dalla contea di Lancashire, dove è nato nel 1939, è stato indotto ad approdare, alla ricerca di una identità liberatoria, prima in Spagna e poi in Sicilia, a Militello Rosmarino, un paesino dei Nebrodi che ha reintegrato per la sua anima nomade la sacralità di una vita incardinata ancora ai valori che contano, segnati dai ritmi complessi della tradizione, fra aurora e tramonto - i gesti e le parole della “gente di Dio” -, ancor più che dai blasoni archeoligici. La civiltà contadina, i modi di una cronaca predestinata, una persistenza immune dalle angoscianti ambiguità della speculazione: è questa la commossa allegoria del vivere che si individua in tanti dipinti di Picking. Che basta, da sola, a bruciare in positivo il gioco crudele delle antinomìe, il classico e l’anticlassico, le valenze sedimentarie e le aspirazioni devianti, la patologia razziale e i mille invisibili filtri che danno una impronta “ diversa” alla realtà isolana.
Renato Civello
Ringraziamo anticipatamente per l'attenzione.
cordialmente.
Farid Adly
(presidente ACM)