Pittore autoditatta, la sua passione artistica è nata dal felice incontro, a Milano, con un ex comagno di scuola, Nunzio Di Natale, pittore già affermato in campo artistico.
I primi dipinti di Salvatore Protopapa, che raffiguravano paesaggi e ricordi della sua Sicilia, tramonti infuocati, scene di vita contadina e nature morte, hanno subito trovato consenso ed apprezzamento, di pubblico e di critica.
Dopo un lungo periodo di lavoro come insegnante in Lombardia, è tornato nella sua Sicilia.
Qui dalla pittura figurativa, piano piano, è approdato a quella astratta, distinguendosi per la sua originalità e per la personale tecnica di lavorazione.
In oltre 40 anni di pittura, ha realizzato mostre personali e partecipato a molte collettive, in tutta Italia, collezionando riconoscimenti, attestati e premi. Vive ed opera ad Acquedolci.
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Note di critica
“Il mondo pittorico di Protopapa è impostato su una tessitura cromatica delicata e armoniosa, tesa alla lirica trascrizione della realtà mediante abili e sentiti passaggi tonali, intelaiati in un disegno sicuro, duttile e sapiente. Il Protopapa si esprime, nei soggetti che affronta (paesaggi, fiori, nature morte, composizioni), con misura, gusto e personalità; qualità queste, tutte eccellenti di per se stesse, ma estremamente utili per chi, come il nostro, ha il compito di educare i giovani.
Delicata, fluida e suggestiva, la pittura di Protopapa, tutta tesa alla ricerca di unità d'espressione, ci trasporta in un mondo di fantasia, con spunti figurativi originali e personali; la trasfigurazione della realtà è affidata soprattutto ad un estro coloristico abile e convincente, che si avvale di una tavolozza ricca di spunti personali, dove la tessitura cromatica si intreccia, filo su filo, entro i canoni di una regola pittorica che nulla concede alla faciloneria ed all'improvvisazione...”
Eugenio Bedini, critico d'arte
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Il pittore Salvatore Protopapa ha iniziato la sua attività artistica a Milano (Bollate), dove ha insegnato per quasi un trentennio... La sua arte si è imposta prepotentemente nel mondo artistico milanese, riscuotendo un successo immediato e difficilmente sperato.
L'arte figurativa, i suoi colori accesi, i suoi infuocati tramonti, resi ancor più attraenti di note e sfumature, di squisita delicatezza, riflettono un animo sensibile impregnato di ricordi siculi, di sentimenti, di affetti e di amore per la sua terra nativa.
Il pittore, oggi, dopo aver percorso buona parte della sua carriera artistica creando stupendi paesaggi, nature morte, etc... è stato affascinato dall'astrattismo, ponendo così sullo stesso binario, di pari passo, realtà e fantasia, concretezza e immaginazione.
Attilio Micuzzi, critico d'arte