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Mostra di Mario Biffarella

30/07/2014


 

Associazione Culturale Mediterraneo
Circolo ARCI
98070 Acquedolci (Me)
via Vittorio Emanuele II, 3/5
tel. 0941.730053
cell. 339.8599708
 
 
Domenica 3 Agosto 2014 alle 19.00 si terrà presso la Casa delle Culture (via Vittorio Emanuele II, 3/5 - 98070 Acquedolci (Me)) l'inaugurazione della mostra Personale del maestro Mario Biffarella.
 
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 Agosto 2014, con orario dalle 16.00 alle 20.00. Chiusura settimanale: Domenica.
 
Per ulteriori info: www.alchimiadellabellezza.blogspot.com
 
 
Note biografiche:
 

Mario Biffarella è  nato a Mistretta (Me). Dopo l’Istituto d’arte a Santo Stefano di Camastra e l’Accademia di BB.AA. a Firenze e Palermo, ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento e prestato servizio di Educazione artistica; vincitore di concorso, ha lasciato la scuola per dirigere il Museo Civico del suo Comune:  In questo contesto per oltre 23 anni ha lavorato, per la difesa del patrimonio culturale  e artistico del territorio, organizzando e partecipando a numerose iniziative e manifestazioni. Ha partecipato a numerose mostre collettive  e concorsi ottenendo molti  premi e riconoscimenti;  Ha organizzato diverse mostre personali e partecipato a innumerevoli collettive;  ha illustrato diversi libri di storia, poesia, arte…;  è stato assieme ad altri, socio fondatore dell’associazione Nebrodi Arte di Sant’Agata Mil. Ha realizzato e restaurato importanti opere d’arte in luoghi e chiese della sua Città. Nel 2013, è stato insignito del premio alla carriera alla “Dicembre Arte”, presso palazzo Minoriti a Catania.

 

Note critiche:

 

“… Artisti come Biffarella hanno l’esigenza di interpretare  il mondo presente, con tutte le sue tragedie,  ingiustizie  e  orrori,  per filtrarlo, con la sensibilità di cui sono dotati e riproporlo con il linguaggio simbolico-figurativo  alla lettura di tutti.  In questo senso l’arte ha avuto  e  ha  ancora una funzione:  Egli non lavora narcisisticamente  per se stesso e le proprie tasche, facendo uscire dalla finestra della torre d’avorio  “ capolavori d’arte” da versare nelle “teste vuote della massa” attraverso le parole incomprensibili di certa critica.  Senza sentirsi depositario di verità assolute, propone invece  argomenti di riflessione, col fine ultimo di ritrovare l’armonia perduta, la bellezza,  la semplicità della natura umana, l’amore universale.  Poco importa se per realizzare un’opera  ci vuole troppo tempo, lui dice sempre: “per me fare un quadro è una esperienza, come scrivere un libro, anche nel corso di anni: perché allo scrittore è  consentito e a me no?”  In questo “ processo magico” Biffarella, come i grandi artisti del passato è un comunicatore che utilizza le immagini del suo tempo: I personaggi della  cronaca, le immagini degli strumenti tecnologici che cambiano nel bene e nel male la  vita; utilizza il linguaggio figurativo,  nella dimensione  di un tempo unico dove passato e  presente  sono già scritti… “.   Giorgio Toselli

 

“… Già da qualche tempo è in corso un dibattito sulla rivalutazione dell’espressione figurativa: la cosiddetta “Nuova Maniera”, ripropone anche il recupero del mestiere e della qualità tecnica. In questo ambito il lavoro di Mario Biffarella si potrebbe definire di realismo simbolico. Ma a differenza di certi esempi meramente imitativi e quindi anacronistici, nelle sue opere si realizza un’interessante sintesi tra la narrazione della contemporaneità e taluni concetti di filosofia esistenzialistica… Certi accostamenti tra mito e simbolo, certe notazioni ironiche e dissacranti danno esiti surreali ed offrono diverse chiavi di lettura…”.

Giulio Carlo Argan – 1992

 

“… I dipinti di Mario Biffarella posseggono un certo qul spirito trasgressivo, che gli fa toccare espressioni davvero notevoli…”. Federico Zeri – 1992

 



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