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ADESIONE ALLA RETE SPRAR

28/08/2017


 In merito al delicato tema dell’immigrazione, questa Amministrazione, con delibera di Giunta n. 117 del 09/08/2017, ha sancito la volontà di promuovere l’adesione alla rete SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati), rafforzando la propria posizione anche in seguito ad incontri personalmente avvenuti con il Vice Prefetto, con gli operatori del settore in tema di accoglienza e con i rappresentanti delle Amministrazioni dei comuni limitrofi, di cui la maggior parte in linea con il nostro modus operandi. Attuare la politica da me definita del “watch and wait” (guarda ed aspetta), avrebbe rappresentato un azzardo per la nostra comunità in quanto avrebbe lasciato rischiosamente spazio ad eventuali privati che avrebbero potuto spontaneamente proporsi al Prefetto come CAS (Centri Straordinari di Accoglienza). Il Comune non avrebbe potuto opporsi, l’intero iter sarebbe stato seguito interamente dal privato, dalla gestione all’organizzazione, al numero dei soggetti accolti, e nessun progetto di controllo ed integrazione sarebbe stato garantito. Diversamente avverrà con l’adesione allo SPRAR in quanto questa decisione permetterà al nostro comune di non "subire" l'accoglienza ma di essere parte attiva nella sua organizzazione. I centri SPRAR gestiscono interamente tutta la progettualità e l’iter burocratico relativi all’accoglienza dei richiedenti asilo, monitorandone l’evoluzione pratica. È importante sottolineare che il progetto è finanziato per il 95 % dal FNPSA del Ministero dell’Interno, quindi non a carico del comune che invece dovrà co-finanziare lo stesso solo per il restante 5 % , non necessariamente con apporto economico ma anche con beni e servizi messi a disposizione della programmazione. In questo sistema, il comune ha il ruolo di “soggetto proponente” e sarà parte attiva nel redigere il progetto: gli uffici preposti si sono già attivati nel gestire la manifestazione d’interesse per intercettare gli enti privati che vorranno proporsi come “enti attuatori” del servizio e nel coadiuvarli nella ricerca delle strutture necessarie all’accoglienza. A tal proposito, non possedendo il comune immobili da adibire allo scopo (come da relazione protocollata dell’Ufficio Tecnico), è stato già pubblicato l’avviso esplorativo per la ricerca delle unità abitative nel mercato immobiliare privato del paese. Ci si occuperà inoltre di realizzare progetti di solidarietà ed integrazione sociale. Come si può ben capire, il comune è parte determinante nel progetto ed ha un controllo ed un potere decisionale su tutte le fasi: dal numero dei richiedenti asilo, che dovrà garantire minimo la quota di 24 soggetti così come stabilito dal Piano di Ripartizione Nazionale (si sottolinea che la formula del 2,5 ogni 1000 abitanti è soggetta a modifiche nazionali nei termini e nelle modalità previste dall’ANCI per ciascuna provincia ed accuratamente descritte nei siti di competenza), alla tipologia di destinatario (nel nostro caso i titolari di protezione internazionale, i richiedenti protezione internazionale, i titolari di permesso umanitario singoli o con il rispettivo nucleo familiare), alla scelta dell’ente privato che si occuperà di gestire i servizi, all’individuazione degli immobili e, soprattutto, nel supervisionare tutte le procedure ed iniziative che ne deriveranno. La possibilità di co-progettare diventa quindi necessaria ed obbligatoria per svolgere una vera "accoglienza consapevole” e sopratutto attenta alle esigenze della nostra comunità che, sono certa, esprimerà volontà favorevole su quanto deliberato.
Assessore Nicolina Pulvirenti

AvvisoSPRAR_25_08_2017

   
 



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