COMUNICATO STAMPA
CONTINUA IL “CHI È LA BESTIA IN TOUR”
TAPPA ACQUEDOLCESE DELLO SCRITTORE ROMANO ROMBOLÀ
Grande interesse di pubblico per la presentazione del romanzo/denuncia “Chi è la bestia?” dello scrittore romano Vittorio Rombolà, svoltasi lo scorso 18 ottobre presso l’Aula Consiliare del Comune di Acquedolci.
L’importante iniziativa, promossa dall’Associazione Turistica Pro Loco Acquedolcese – presieduta da Francesco Sciambarella – e della PsychoLand, l’officina della molteplicità di Antonio Giuseppe Valenti, in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, si innesta in un felice momento del centro nebroideo che, come da più parti ormai ampiamente riconosciuto, si pone quale efficace piattaforma di promozione e divulgazione culturale.
“Chi è la bestia?”, edito nel 2008 dalla Casa Editrice Pagine, possiede la valenza di uno strumento attuale di riflessione e confronto sul fenomeno della cinomachia, la lotta clandestina fra cani.
Con riguardo ad alcuni aspetti prettamente tecnici delle tematiche affrontate, Rombolà ha potuto contare, tra l’altro, sul prezioso contributo del dott. Ciro Troiano, Responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lega Anti Vivisezione, autore del “Rapporto zoomafia 2007”.
All’evento – moderato dal Presidente della locale Pro Loco Francesco Sciambarella, che ha illustrato le origini e l’evoluzione del triste fenomeno – sono intervenuti l’Assessore alla Cultura, insegnante Concettina Lombardo, che ha porto all’autore il saluto dell’Amministrazione ed il benvenuto da parte della cittadinanza; Giuseppe Panarello, rappresentante della Lega Anti Vivisezione Sicilia ed il dott. Luigi L’Abbate, medico veterinario, i quali hanno analizzato l’aspetto tecnico e le connotazioni socio-culturali della delicata tematica, contestualizzandola nell’alveo del nostro territorio; Antonio Giuseppe Valenti, scrittore acquedolcese, che ha approfondito i lineamenti più squisitamente letterari del romanzo.
«Il tragico fenomeno del combattimento clandestino fra cani – sottolinea Rombolà – esiste tutt’oggi, pur avendo subito una concreta diminuzione a seguito dell’entrata in vigore della Legge 189/2004 (che, per la prima volta, ha collocato la fattispecie criminosa in ambito penale) e dell’azione di sensibilizzazione promossa da enti ed associazioni animaliste. La mia denuncia in “Chi è la bestia?” – continua l’autore – non è ruffiana, né frutto di una scelta politica che a priori parteggia per gli animali e contro gli uomini, ma vuole concretamente far luce su alcuni aspetti di un fenomeno che, oggettivamente e non soggettivamente, è vergognoso e condannabile».